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RECITAL DEL PIANISTA MARTINO MUREDDU

Data Evento: 
Luogo evento: 
Sassari - 26 marzo - Sala “Pietro Sassu” Conservatorio Luigi Canepa - ore 21

Sassari - Sala “Pietro Sassu” Conservatorio Luigi Canepa - 26 marzo ore 21


MARTINO MUREDDU pianoforte
 

FRÉDÉRIC CHOPIN       Ballata n.1 in Sol minore op.23
                                       Valzer in Mi bemolle maggiore KK IVa n.14
                                       Valzer in La bemolle maggiore op. 69 n. 1
                                       Grande Valse Brillante in La minore op. 34 n.2
                                       Scherzo n. 2 op. 31 in Si bemolle minore

 

GEORGE GERSHWIN    Sei Preludi per Pianoforte
                                        Prelude I
                                        Prelude Sleepless Night (melody n. 17)
                                        Prelude (rubato)
                                        Prelude II (Blue Lullaby)
                                        Prelude (novelette in fourths)
                                        Prelude III (Spanish Prelude)

                                       

                                        Rapsodia in Blu

MARTINO MUREDDU è titolare di cattedra al Conservatorio di Musica di Sassari. Consegue il Diploma in Pianoforte a Sassari, e si perfeziona per tre anni con Aldo Ciccolini, diplomandosi all’Accademia Internazionale Superiore “Lorenzo Perosi” di Biella. Il suo debutto con l’orchestra lo ha visto interprete del 1° Concerto di Ciajkovskij sotto la direzione di Piero Guarino nella Sala Verdi del Conservatorio di Parma, con pieno successo di pubblico e critica. Successivamente debutta negli Stati Uniti con una tournée in Pennsylvania dove ritorna due anni dopo invitato dalla Pennsylvania State University. Ha realizzato, in prima esecuzione mondiale, l’integrale delle composizioni per Pianoforte e Orchestra Jazz-Sinfonica di George Gershwin, raccogliendo un entusiastico apprezzamento di pubblico e lusinghiere recensioni. L’integrale, presentata da Marcello Piras, è stata prescelta per alcune trasmissioni televisive. Vincitore di premi e riconoscimenti in concorsi Nazionali e Internazionali (Rassegna Internazionale “Franz Liszt” a Lucca, Concorso Pianistico Internazionale Viotti Valsesia, Concorso Nazionale di Arezzo), nel 1994 si è classificato vincitore di cattedra nel Concorso Ordinario Nazionale per l’insegnamento nei Conservatori di Musica. Maestro collaboratore al Concorso Internazionale di Direzione d’orchestra “Arturo Toscanini” e al Concorso Internazionale di Composizione “Goffredo Petrassi” di Parma, a varie altre istituzioni Sinfoniche e Corali, ha lavorato per la Radiotelevisione Italiana (Rai 3), l’Orchestra Sinfonica dell’Emilia Romagna “Arturo Toscanini”, collaborando con musicisti e direttori come Vladimir Delman, Piero Guarino, Pietro Borgonovo, Cecilia Gasdia, Giorgio Gatti, Carlo De Bortoli, Aldo Faldi ed altri. Fondatore e direttore artistico della Società dei concerti di Sassari, ha diretto Stagioni Cameristiche e Sinfoniche per vari enti, esibendosi come pianista per varie istituzioni concertistiche nazionali ed estere.
 

Di lui hanno scritto: “Martino Mureddu è in possesso di notevolissime doti musicali e tecniche che gli consentono di affrontare con successo qualsiasi situazione artistica” (Aldo Ciccolini); “il solista, visibilmente assai bene introdotto negli spiriti Beethoveniani, ha dimostrato scorrevolezza di linguaggio, acuta percezione di certi valori dinamici e timbrici e diverse altre qualità…” (La Nuova Sardegna) “Un pianista dalla irruenta e spericolata tecnica di esecuzione di un concerto come quello di Ciajkovskij, ma non solo fuoco e tecnica come spesso ci viene dimostrato...” (Gazzetta di Parma) “Il pianista sassarese Martino Mureddu ha offerto del 3° concerto di Beethoven una lettura sempre molto curata e ben risolta in ogni suo passaggio, dosando la dinamica con grande perizia. Il suo si è dimostrato un pianismo proiettato verso una costruzione limpida di stampo neo-classico” (NonSoloPiano) “ il pianista ha dato la sensazione di sentirsi totalmente avvolti dalle atmosfere urbane che Gershwin seppe sapientemente dipingere..” (Il Quotidiano)