DUO DI PIANOFORTE A QUATTRO MANI A SASSARI PER I CONCERTI DI PRIMAVERA - venerdì 17 maggio ore 21
Continua con successo la rassegna I Concerti di Primavera. Prossimo appuntamento venerdì 17 maggio alla Sala “Pietro Sassu” del Conservatorio, sempre alle ore 21, con il concerto del duo di pianoforte a quattro mani, Chiara Nicora e Ferdinando Baroffio. Si tratta di un duo con una lunga carriera all’attivo, che vanta esibizioni, anche in qualità di solisti con orchestra, sui palcoscenici italiani e non solo (Croazia, Germania, Francia, Spagna, Romania, Polonia, Svizzera), che hanno sempre ottenuto il consenso del pubblico e della critica. I due artisti si dedicano oltre che alla valorizzazione del repertorio tradizionale anche alle trascrizioni d’autore, soprattutto in ambito Ottocentesco. Chiara Nicora svolge attività concertistica sia come pianista che come cembalista collaborando con vari gruppi e orchestre da camera quali Milano Classica, l’Orchestra Guido Cantelli, il Coro e Orchestra Ars Cantus, Il Viaggio Musicale, I Solisti di Pavia, l’Ensemble concertante d’archi della Scala, l’Orchestra Verdi, e I Pomeriggi Musicali. Ferdinando Baroffio si è classificato ai primi posti in numerosi concorsi nazionali ed internazionali e svolge attività concertistica in Italia e all’estero suonando, sia come solista che in formazioni cameristiche, per prestigiose Associazioni Musicali (G.O.G., Gioventù Musicale, Musica Rara, Incontri col Maestro, Asolomusica, Agimus, Schlosskonzerte-CH, Adiam-FR, LaBiennale di Venezia, Asam, Settimane musicali di Stresa).
In programma l’Ouverture da “Il flauto magico” di Mozart nella trascrizione di Carl Czerny per pianoforte a 4 mani, l’ Ouverture da “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini (trascritta da Arnold Schönberg per pianoforte a 4 mani), seguiranno poi due pezzi di Johann S. Bach: Toccata e fuga in re minore (trascritta da Max Reger) e “Ciaccona in re minore” (trascritta da Carl Reinecke). Il programma si chiuderà con la Sinfonia n. 6 in Fa maggiore op. 68 “Pastorale” di Ludwig van Beethoven nella trascrizione di Carl Czerny.
