Salta al contenuto principale Skip to footer content

CONCERTI DI PRIMAVERA 2023 - MELANGE ORIENTALE, MUSICA E PACE

Data Evento: 
Luogo evento: 
Sassari, Sala "P.Sassu" del Conservatorio di Musica

CONCERTI DI PRIMAVERA 2023

Lunedì 29 maggio – Sala “Pietro Sassu” Conservatorio Luigi Canepa ore 20.30

MELANGE ORIENTALE, MUSICA E PACE

STEFANO BAGLIANO flauto dritto
ERICH OSKAR HUETTER violoncello
STEPHAN HECKEL fisarmonica

Musiche arabe, israeliane, armene, egiziane, sefardite

POPOLARE     Saltarello (danza medievale italiana)
POPOLARE     Bint ishalabye (danza popolare araba)
S. HECKEL      Bab al-amud (dedicata al ponte di Damasco)
R. SUNBATI     Longa Riad
POPOLARE     Lama bada yatasana (canzone popolare araba)
POPOLARE     Ararat delight (danza armena)
POPOLARE     Spasoum (danza armena)
POPOLARE     Zouika (danza armena)
POPOLARE     Krunk (canzone armena dell’emigrante)
POPOLARE     Irme Kero Madre (canzone ebrea sefardita)
POPOLARE     Asentada en la Ventana (canzone ebrea sefardita)
E. BLOCH        Prayer (canzone ebrea)
J. ZORN           Mahshav (brano ebreo contemporaneo)
F. MENDELSSOHN-BARTHOLDY Jerusalem (dall’oratorio di S. Paolo)
POPOLARE     Zartounk (danza armena)

Un viaggio musicale che ci conduce nel clima esotico del medio oriente, per scoprire, come in un gioco enigmistico, i collegamenti che sempre ci sono tra la musica colta e quella popolare e tra la musica proveniente dall’Oriente e la nostra occidentale. Musiche arabe, ebree, armene, sefardite si mescolano e rincorrono in questo concerto dedicato al dialogo e alla pace. Israele terra promessa, Israele terra contesa, vede succedersi, nei secoli, popoli e culture che trovano espressione e voce anche nella musica. La storia e la cultura del popolo ebraico sono sempre state segnate da due tendenze opposte: la volontà di autonomia e l’integrazione. Autonomia: intorno al 2000 a.C. il popolo Ebreo iniziò a distinguersi dagli altri popoli semiti nomadi del Medio Oriente. Integrazione: nel 1050 a.C. gli Ebrei avevano occupato la Palestina; la loro cultura era stata influenzata dall’Egitto e dalla Mesopotamia, in pratica dal mondo orientale. Ora, l’arte musicale araba è forse ciò che subito sovviene nell’immaginario collettivo, non appena la mente si volge a Oriente. Le atmosfere riscaldate dal sole e dalla sabbia del deserto sembrano veicolare melodie che richiamano una cultura tanto diversa e che, come tutte quelle esistenti nel globo terrestre, ha usato il medium musicale come primo mezzo espressivo; tanto che la cultura araba preislamica è conosciuta proprio tramite testimonianze per così dire musicali, complice anche la lingua, dotata di una musicalità intrinseca dovuta allo scontro di sillabe lunghe e sillabe brevi. Se musica araba e musica ebrea hanno in comune origini sacre e sociali e la società e dunque la storia dei popoli è strettamente connessa con la religione, altrettanto si può affermare per la musica armena: dove letteratura religiosa, fiabe e poesia, dalle origini al XVI secolo, sono strettamente legate all’arte della musica. In questo concerto ascolteremo brani di queste varie tradizioni, eseguiti con strumenti appartenenti a una cultura più vicina ai nostri giorni, a testimonianza della continuità e della possibilità di diverse riletture di un repertorio sempre valido e ricco che si rinnova di significato nello scorrere del tempo. Incontriamoci, nel tempo e nello spazio, in uno dei possibili incroci, antichi e moderni, creati dalla musica di questi popoli, nel segno della pace. 

STEFANO BAGLIANO, Flautista e direttore, è uno dei virtuosi di flauto diritto/flauto dolce più attivi a livello nazionale ed internazionale. Svolge una intensa attività concertistica come solista, in USA, Canada, Giappone, Cina, Israele, Turchia e tutta Europa (Italia, Germania, Francia, Russia, Spagna, Austria, Belgio, Svezia, Svizzera, Olanda, Norvegia, Portogallo, Danimarca, Polonia, Cecoslovacchia, Slovenia, Lettonia, Romania, Macedonia, Albania), in sale e per enti di prestigio tra cui Carnegie Hall di New York, Conservatorio di Mosca, Ishibashi Memorial Hall di Tokio, Gasteig di Monaco di Baviera, Conservatorio Centrale di Pechino e di Beijing, Palazzo Venezia a Roma/Concerti di Rai 3 in diretta radiofonica nazionale, Amici della Musica di Firenze, Società del Quartetto di Milano, Festival internazionale di Lubiana, Sounding Ierusalem Festival, Monteverdi Festival, Sagra Musicale Malatestiana, Settimana di Musica Sacra di Monreale, ERF Emilia Romagna Festival etc. In qualità di solista con orchestra ha suonato con formazioni tra cui Les Boreades di Montreal, Moscow Chamber Orchestra, Solisti della Scala di Milano, Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, Academia Montis Regalis, La Risonanza, Mainzer Kammerorchester, L’Arte dell’Arco, Ensemble Baroque de Nice, Orchestra da Camera di Istanbul, Milano Classica, Accademia I Filarmonici di Verona, Orchestra Toscanini Parma, Accademia Arrigoni. Per la musica da camera ha suonato fra gli altri con artisti del calibro di Emma Kirkby, Monica Huggett, Roberta Invernizzi, Ottavio Dantone, Hansjorg Schellenberger, Sergio Azzolini, Gemma Bertagnolli, Bob Van Asperen, Vittorio Ghielmi, Fabio Bonizzoni, Alan Curtis, Carlo Chiarappa, Enrico Bronzi, Gianluca Capuano, Andrea Coen. Direttore dell’ensemble Collegium Pro Musica, ha effettuato ventotto registrazioni come solista - e spesso anche come direttore - per le etichette Brilliant Classics, Stradivarius, Dynamic, Tactus, ASV Gaudeamus e per le riviste Amadeus (due volte), CD Classics e Orfeo, ottenendo entusiastiche recensioni dalla stampa nazionale e internazionale. Si segnala, a proposito del triplo CD con i Concerti da Camera di Vivaldi, la recensione della rivista americana “Fanfare” (marzo/aprile 2013) in cui il critico James Altena ha scritto “una menzione speciale per il flautista Stefano Bagliano, è così virtuoso sul suo strumento come non ne ho mai sentiti”. Già direttore del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Vicenza e oggi docente di flauto dolce presso il Conservatorio di Milano, Bagliano tiene seminari e masterclass a livello internazionale, per vari enti tra cui Royal College of Music di Londra, ISA SommerAkademie dell’Università di Vienna, Akademie fur Alte Musik di Brema, Hochschule di Stoccarda, Societé Valaisienne de la flute di Sion, Corsi internazionali di Musica Antica di Urbino, Conservatorio di Oporto, Conservatori di Torino, Genova, Pescara.

STEFAN HECKEL ha studiato pianoforte jazz presso la Kunstuniversität di Graz e composizione presso la Royal Academy of Music di Londra. In qualità di solista e compositore ha inciso quattro album con il suo ensemble, lo Stefan Heckel Group. Ha suonato e registrato con musicisti improvvisatori, con solisti e con gruppi tra cui Julian Argüelles, Sainkho Namtchylak, John Edwards, Frank Gratkowski, Annette Giesriegl, Mosaik di Angela Tröndle, Irina Karamarkovic Songs from Kosovo, Nenad Vasilic Balkan Band. Le sue composizioni includono musica per il Festival del Cinema di Vienna, Londra, Berlino, Graz Capitale Europea della Cultura 2003, Vienna Accordion Festival, Bach Festival di Riga, Missa Pater Noster e progetti per il pittore italiano Giulio Camagni. Ha vinto il premio jazz austriaco “Harry Pepl Preis” nel 2010. Stefan Heckel vive e lavora a Vienna e Graz. E’ docente presso l’Istituto di Jazz presso la KunstUniversität di Graz.

ERICH OSKAR HUETTER Ha studiato con maestri quali H. Posch presso l’Università di Musica di Graz e di R. Latzko presso la Musikakademie di Basilea dove, nel 1999, ha ottenuto, con il massimo dei voti, il diploma di solista e l’abilitazione all’insegnamento. In seguito ha frequentato corsi di perfezionamento con rinomati solisti, quali Janos Starker presso l’Indiana University USA, Ralph Kirshbaum al Royal Northern College of Music di Manchester e Mischa Maisky presso l’Accademia Chigiana Siena. Si è esibito come solista sotto importanti direttori d’orchestra del calibro di Daniel Barenboim, Julien Salemkour e Alexei Korniekov. Come solista, ha suonato nelle maggiori sale da concerto, fra le quali Musikverein e Konzerthaus (Vienna), Mozarteum (Salisburgo), Brucknerhaus (Linz), Beethoven-Haus (Bonn), Royal Castle (Varsavia), Lisinski Hall (Zagabria), Kennedy Center e Libreria del Congresso (Washington), Quartier Generale dell’ONU e Austrian Culture Forum (New York), Imola (Emilia Romagna Festival), Jin Mao Concert Hall e Shanghai Conservatory (Shanghai), Casino (Basilea), Bucarest (Sonoro Festival), Stefaniensaal (Graz), Jerusalem Music Center, Prades (Festival Pablo Casals), Philharmonie (Berlino), Glocke (Bremen), Valencia (Philharmony), National Conservatory di Singapore, Schleswig Holstein Music Festival, International Mozart Festival (Johannesburg). E’ membro del sestetto d’archi Hyperion Ensemble e dell’Arcus Ensemble Vienna. Si esibisce regolarmente in duo con il famoso pianista viennese Paul Gulda. Huetter è stato direttore artistico dello “Styrian Chamber Music Festival” ed è direttore del festival “Sounding Jerusalem” nella Città Vecchia di Gerusalemme. Recentemente ha fondato l’iniziativa socio-culturale “haus.kultur Die Steirischen Nachbarschaftskonzerte” a Graz e ha dato il via ad un progetto musicale in Zimbabwe. (www.amuse.co.at). È conosciuto da un pubblico più vasto anche grazie alle sue svariate apparizioni sia in radio che in televisione come anche per l’incisione di vari CD.
 

Info: ASSOCIAZIONE CULTURALE MUSICALE ELLIPSIS - Via Taramelli 2/D - Sassari
Tel. 079-298371 / Cell. 339-2206362
www.ellipsismusica.it / e-mail: ellipsismusica@yahoo.it -ellipsis.prenotazioni@yahoo.com

programma (966.28 KB)
locandina (317.8 KB)